Copertina Guerra e Pace Fabri Fibra

Fabrizio Tarducci, in arte Fabri Fibra, è un artista che lascia ben poco al caso, questo è valido soprattutto quando si parla dei suoi lavori discografici. La sua specialità sono i concept album in cui tratta un concetto, osservandolo da mille punti di vista diversi e portandolo all’esasperazione senza scadere in ripetizioni. Nel 2013 esce “Guerra e Pace”, per molti il suo miglior album di sempre e come al solito il titolo è ben chiaro e molto diretto.

Guerra e pace sono i sentimenti che prevalgono nell’animo più intimo dell’artista, contrastandosi costantemente. La pace è un obbiettivo da inseguire, mentre la guerra è insita dentro lo spirito umano: la guerra con noi stessi, ma anche la guerra positiva che serve ad affrontare il mondo a testa alta e petto gonfio per dimostrare quanto valiamo.

Per ricreare il design dell’album lo strumento che mi è stato più utile a rappresentare visivamente ciò che quest’album vuole significare è stato il contrasto. Il contrasto che c’è tra il bianco (pace, purezza, innocenza) e il rosso (guerra, violenza, passione). Finché, sentendo attentamente ogni canzone, ogni frase e ogni rima del disco per carpirne meglio ogni sfumatura, vengo rapito dal verso “Guerra e pace / più guerra che pace” che a mio parere è il più significativo, tanto da poter essere quasi un pay-off dell’album stesso. è per questo che in copertina -della colomba- rimane solo una vistosa chiazza di sangue. Il messaggio è chiaro e diretto, come le liriche taglienti di Fabri Fibra.

Il booklet